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VALLE DEL CESANO

Itinerario lungo l'asse stradale che da Marotta risale la valle cesanense fino alle pendici appenniniche del monte Catria, con indicate brevi deviazioni per visitare i principali borghi e castelli disposti sui colli della sponda sinistra.

Posta al confine meridionale dell'area provinciale, la valle del Cesano costituisce il naturale tracciato di collegamento fra la fascia costiera e le pendici appenniniche del monte Catria (m.1701). Al suo sbocco troviamo Marotta, nota stazione balneare (13.6 km da Fano), del comune di Mondolfo (5 km, m. 114), antico 'castello' di origini medioevali che occupa la sommità di uno dei primi colli costituenti la dorsale che separa la valle del Cesano da quella del Metauro. Lungo la strada statale che risale il fondovalle, si innestano le vie di accesso agli antichi 'castelli' collinari - Castelvecchio (m.99) e Monte Porzio (m. 110) - fino all'importante bivio di S.Michele al Fiume, dove si incontra la provinciale che sale a Mondavio (3.4 km, m. 280), tradizionale meta di gite scolastiche e visite turistiche per la sua splendida rocca Roveresca con relativo Museo di rievocazione storica e Armeria. Oltre il bivio, la statale cesanense prosegue fino a giungere al bivio per il 'castello' di Fratte Rosa (m. 419) e poi l'abitato di S. Lorenzo in Campo (m. 209), importante centro vallivo, già sede di un'importante abbazia benedettina, situato ai margini della ricca area archeologica dell'antica Suasa Senonum, fondata dai Galli, sottomessa dai Romani e distrutta dai Goti di Alarico nel 409 d.C. Ripresa la statale, si giunge all'importante centro artistico di Pergola (49.7 km, m. 265) dove la strada si biforca per giungere ai piedi del monte Catria, volgendo a destra, Frontone(m. 450) e poi, alla confluenza del torrente Bosso con il Burano, Cagli (47 km, m. 276). Volgendo invece a sinistra, seguendo l'alto corso del Cesano, si giunge al borgo medioevale di Serra Sant'Abbondio (m. 536) per salire infine, fra boschi e pascoli verdeggianti, all'Eremo camaldolese di S.Croce di Fonte Avellana, meta ideale alle falde del Catria per riscoprire intatta tutta l'atmosfera di un remoto luogo di preghiera e meditazione e, contemporaneamente, di un'isola di studio e paziente travaglio di antichi monaci amanuensi.


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